'È questo il punto. Ci sono sempre un prima e un poi che non s’incrociano mai. Uno va e l’altro viene, a rammentarci che ogni gesto della nostra vita ha senso solo nel momento in cui lo compiamo, e anni dopo ci ritroviamo da soli, a balbettare una scusa, a giustificare una mossa sbagliata ritenuta corretta, a cercare invano di spiegare contesti che gli altri non potranno mai capire.'
I segnali sono importanti.
E vanno colti il prima possibile.
Per evitare eventuali catastrofi.
Anni Novanta.
(Se ricordo bene).
Cena in pizzeria.
Si discute di figli.
Se averne o non averne.
Lui dice: ah io non ne voglio.
Lei ribatte: vuol dire che lo farò con un altro.
Ora lei ha un figlio.
Già grande, credo.
Mi pare vada alle medie.
Ma non l'ha avuto da lui.
L'ha fatto con un altro.
Chi ama solo a metà, non ti ama a metà, ma per nulla.
'Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci.
E la limpidezza delle cose deboli.
E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.'
'E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti, e i giorni pieni, e i giorni noiosi, e i giorni detestabili, e i giorni straordinari, tutti così piacevoli e così deludenti perché noi siamo tutti così simili e così diversi...'.
“Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero d'esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca col ferire l'altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità: soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri.”
…..tu falla ridere perché ha pianto troppo insieme a me …