Tu che sai guardarmi
sai cio' che ho dentro
e ne hai cura...
in una parola....
a m o r e...
Quelli che amano
tacciono.
L'amore è il silenzio più fine
il più tremante, il più insopportabile.
Quelli che amano
cercano
sono quelli che lasciano perdere
sono quelli che cambiano
quelli che dimenticano.
Non trovano, cercano.
Quelli che amano
vanno come pazzi
perché stanno soli, soli, soli
consegnandosi
dandosi ogni istante.
Quelli che amano
non possono fare di più
non sanno.
Sempre se ne stanno andando
sempre, da qualche parte.
Aspettano
non aspettano nulla
ma aspettano.
L'amore è la proroga perpetua
sempre il passo seguente
l'altro, l'altro.
Quelli che amano
sono l'idra del racconto.
Quelli che amano
non possono dormire
Nel buio aprono gli occhi
in loro cade lo spavento
e il loro letto galleggia
come su di un lago.
Quelli che amano
sono pazzi, soltanto pazzi,
senza Dio e senza diavolo.
Quelli che amano
escono dalle loro grotte
tremanti, affamati.
Ridono di quelli che sanno tutto
di quelli che credono nell'amore
come una lampada d'olio inesauribile.
Quelli che amano
giocano ad afferrare l'acqua
a tatuare il fumo, a non andarsene.
Quelli che amano
si vergognano di qualsiasi conformismo.
Vuoti
ma vuoti da una costola all'altra
e loro camminano
piangono fino all'alba
Quelli che amano
cantano tra le labbra
una canzone mai imparata
e se ne vanno piangendo
piangendo
la vita.
Jaime Sabines – da “Quelli che amano”