il testo:
"...Ma il cuore è un malfattore
Di lato se ne sta
[Strofa 2]
Il mio pisello è più lungo del tuo (Del tuo)
E anche se sorridi so che ti da fastidio
Ma in fondo navighiamo nella stessa sfortuna
Dio, è un rigolo d'argento questa luna
[Pre-ritornello 2]
Cos'è che c'è?
Non parli più?
La mente a volte vola via
Amico mio..."
😊

Non c’è esperienza umana che non sia esperienza di parola

La parola dunque è alla base della relazione intersoggettiva.
Ora, che cosa si attende il soggetto dall’altro? Dall’interlocutore? Si attende, giustamente, grazie al potere dialettico della parola, di essere riconosciuto.

Non si è dovuto attendere la psicoanalisi per sapere che le parole curano. Le religioni e la medicina lo sanno da sempre.

Jacques Lacan